È stato costruito con dieci giorni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla tabella di marcia il terzo arco della copertura del Parco minerale dell’ex Ilva di Taranto. L’opera, molto attesa dalla città, a lavori completati avrà un ruolo determinante nel limitare la dispersione di polveri nell’aria. In particolare, lo scopo dell’intervento è salvaguardare il quartiere Tamburi e tutelare chi ci vive. A fine aprile la struttura superiore è stata completata al 50%: sotto la copertura, entro la fine del 2019, verranno spostati tutti i minerali presenti nei parchi primari. Quasi 19 mesi prima della scadenza stabilità dal Decreto del Presidente del Consiglio emanato a settembre di due anni fa, tiene a specificare ArcelorMittal Italia, nuova proprietaria del sito siderurgico pugliese. Entro maggio 2020 verrà invece portata a termine la copertura dei parchi fossile, anche in questo caso con un anticipo rispetto alle date previste dallo stesso Decreto.
L’intervento è uno tra i più importanti richiesti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, e fa parte di un Piano Ambientale ambizioso e strategico che ha predisposto un totale di 1.15 miliardi di euro di investimenti entro il 2023 per trasformare lo stabilimento di Taranto nell’acciaieria più all’avanguardia d’Europa.
Per lo snellimento dei tempi di realizzazione dell’opera, affidata dalla società siderurgica a Cimolai, è stato fondamentale il contributo della divisione Civil Construction& Industrial Services di ATB Group che, nello specifico, si è occupata delle fondazioni delle coperture.
I rapporti commerciali con Cimolai si sono ufficializzati nel 2018, quando Semat, società oggi parte di ATB Group, si è aggiudicata l’ordine delle fondazioni per il posizionamento delle coperture dei parchi primari e fossili.
“La realizzazione delle fondazioni dei parchi primari minerali è durata cinque mesi – spiega Giandomenico Cuscela, general manager a Taranto per ATB Group -. La celerità con cui ci siamo mossi, l’affidabilità che abbiamo dimostrato nel corso di questa prima opera ci ha permesso di acquisire anche un secondo ordine per Cimolai: quello per le fondazioni del parco fossile, tuttora in corso ma in dirittura d’arrivo”. Oltre alle fondazioni la divisione CCIS di ATB Group ha fornito il calcestruzzo per i pali di fondazione delle coperture e tutti i sistemi di raccolta dell’acqua piovana.
“La commessa ci sta richiedendo uno sforzo importante - aggiunge Cuscela – per cui è stato necessario prevedere nell’ultimo periodo un incremento di mezzi e attrezzature”. Al momento il cantiere impegna stabilmente 60 uomini al giorno.
Dall’entrata ufficiale di AMI negli stabilimenti ex Ilva questo è uno dei progetti più rilevanti che la divisione Civil Construction& Industrial Services, presente a Taranto come Semat da oltre vent’anni, ha seguito finora, con performance che garantiscono alla nuova proprietà capacità di rispettare i tempi stabiliti dal committente e qualità del risultato finale anche per collaborazioni future.