Procedono le attività di saldatura nel cantiere temporaneo di ATB Riva Calzoni nella raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi, in provincia di Pavia. All’interno dell'impianto petrolchimico l’azienda sta seguendo due progetti che porteranno all’espansione e all’implementazione della raffineria.
Il primo ordine, per conto di Eni Spa, riguarda la progettazione, la costruzione e la fornitura di un reattore D2301n che servirà all’incremento del potenziale della raffineria, che attualmente è in grado di produrre ogni anno più di 10 milioni di tonnellate di greggio. Il secondo ordine, commissionato invece da Eni Progetti, richiederà l’ingegneria e la fabbricazione di due separatori da installare nella cosiddetta sezione EST (Eni Slurry Technology), un’appendice della raffineria creata nel 2013 che, attraverso l’utilizzo di una tecnologia innovativa, recupera gli scarti di lavorazione per ricavarne prodotti puri come nafta, distillati medi pregiati e gasolio. In gennaio è stato allestito il cantiere temporaneo che rimarrà fino a metà 2019 per semplificare le operazioni di assemblaggio dei apparecchiature per il settore petrolchimico.
“Stiamo lavorando all’interno di un’area concessa da Eni sulla quale abbiamo attrezzato il cantiere con una platea fornita di binari sui quali abbiamo posizionato due copie di giratubi, da 1000 tonnellate l’uno, una saldatrice ad arco sommerso in grado di soddisfare le specifiche richieste dalla saldatura e tutto il corredo necessario per la buona riuscita delle giunzioni – specifica Gabriele Campigotto, direttore della produzione di ATB Riva Calzoni -. Il sito è organizzato con tre capannine e containers adibiti a uffici, sala ispettori e visitatori, un piccolo magazzino e uno spazio generatori per la produzione di energia elettrica”.